Palermo. Prima della pandemia, Dayana era la donna laser del Circo Rinaldo Orfei. Matteo invece il tecnico luci e audio. Il virus ha fermato tutto ma non la loro voglia di reinventarsi e così sono diventati rider “a quattro ruote”. “E’ dura ma non ci fermiamo”“
Vi riportiamo l’articolo di Rosaura Bonfardino pubblicato stamattina sul sito web PalermoToday.
Niente fragore di applausi ma volteggi silenziosi in un tendone rosa malinconicamente vuoto. Fino a prima del Covid Dayana, 22 anni, danzava tra mille luci. Era la donna laser del Circo Rinaldo Orfei, pronta a stupire tutti con i suoi mille effetti speciali. Matteo, 41 anni, era un tecnico, l’anima luminosa e sonora che dava vitalità a spettacoli come quello di Dayana e di molti altri. Il virus, però, ha fermato tutto ma non la loro voglia di reinventarsi e cavarsela comunque. Sono diventati così dei rider ma a quattro ruote. Col loro loro mitico Pandino verde fanno consegne a domicilio a Palermo, la città che li ha temporaneamente adottati. Almeno Matteo, che è originario di Bergamo. Per Dayana, di Lecce ma con mamma e residenza palermitane, Palermo è casa. Ormai fanno coppia ma solo per lavoro. Entrambi sono rimasti bloccati insieme alla grande famiglia del circo nel piazzale antistante al centro commerciale Forum, a Brancaccio
Sono sei i circhi fermi in città da quando è cominciata la pandemia. Intorno a loro, tanti volti, tante storie di persone, artisti, che provano a farsi forza e continuano a sorridere nonostante le difficoltà. Per affrontare questo periodo di estrema necessità hanno unito le loro forze. Due circhi, Rinaldo Orfei e il Circo Acquatico condividono lo spazio e gli sforzi nella periferia della città, in attesa che l’emergenza finisca. Ognuno si dà da fare come può. Chi ristruttura i mezzi e le attrezzature, chi cucina, chi bada agli animali. Elefanti, cammelli, bufali, coccodrilli, serpenti e persino un ippopotamo. Sempre, però, mantenendosi in costante allenamento per non perdere la forma fisica. Attorno a loro è scattata una vera gara di solidarietà. Il sostegno maggiore viene dalle parrocchie, da Coldiretti ma anche dallo stesso centro commerciale. Gli aiuti, però, non sono mai abbastanza.
Tra le anime del circo c’è Vladi, clown 73enne che ogni mattina continua a indossare gli abiti di scena, cuciti dalla mamma, per non far perdere l’atmosfera e continuare a far sorridere anche sua figlia, la piccola Jasmine, che frequenta la scuola elementare del quartiere. Sveste i panni da clown solo per andare a prendere la sua bimba, che sul suo super papà non ha dubbi: “Non è il numero 1, è tutti i numeri del mondo”.
Per vedere il servizio CLICCA QUI.