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Un amaro Natale per i circensi sardi: clown, acrobati e giocolieri con le braccia incrociate

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Eusanio Martino, direttore del Circo Martin, ha spiegato ai microfoni di “Radio Casteddu” come vivono la crisi legata alla pandemia

Un amaro Natale per i circensi: clown, acrobati e giocolieri con le braccia incrociate nei giorni clou delle loro attività, in cui regalavano gioia e sorrisi soprattutto ai bambini.

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Eusanio Martino, gestore di un circo, spiega bena a Radio Casteddu come vivono la crisi legata alla pandemia: “Siamo fermi qui dal 4 di marzo, fermi da 9 mesi a respirare l’aria, a non fare praticamente nulla, a continuare ad esercitarci con i nostri artisti, il nostro personale, in modo tale che quando tutto finirà saremo pronti per iniziare nuovamente con il nostro lavoro. Siamo in attesa e intanto i debiti si accumulano. Noi non sappiamo cosa ci prospetta il futuro perché anche in una ipotetica ripartenza ci vorranno enormi capitali per poter ricominciare e come potrà riprendere il circo con le eventuali modifiche legate al Covid-19″.

Ogni anno per Natale e capodanno sono innumerevoli gli spettacoli che animano le serate di intere famiglie che attendono gli appuntamenti che si animano sotto i tendoni più allegri che, tra un gioco di magia e piroette in aria, regalano ore di spensieratezza ai loro spettatori.

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“Il circo è il cuore del Natale ed è proprio questo momento che fa più male. Gli altri anni eravamo abituati a organizzare proprio per questo periodo i nostri spettacoli, l’anno scorso l’abbiamo programmato a Cagliari, altri anni siamo stati anche all’estero come  Malta, Slovenia, nord Africa. Questo era proprio il periodo della massima espressione del circo”.

Un male che “va aldilà di tutto, anche dell’aspetto economico”.

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Di  Valeria Putzolu

Fonte www.castedduonline.it del 28/12/2020

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