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Smalling contro il circo con gli animali, scoppia la bufera

Passione Circo è da sempre il sito di riferimento del circo italiano ed europeo a favore dello spettacolo tradizionale. Con questo articolo la redazione tutta voleva portare a conoscenza i nostri lettori sulla potenza mediatica ed ideologica di un giocatore di calcio. Ecco a voi la lettera di Chris Smalling contro il circo con gli animali diffusa dalla PETA:

Gli animali, confinati in piccoli recinti o in una gabbia e privati della loro dignità, si meritano di più – molto di più. È tempo di bandire i circhi con animali selvatici una volta per tutte. Il motivo per farlo non è mai stato più forte. Al giorno d’oggi, la maggior parte della gente (incluso il 77% degli italiani) vede i circhi con animali per quello che sono: crudeli. Di conseguenza, il pubblico presente a questi spettacoli si è drasticamente ridotto e i Paesi di tutto il mondo, tra cui la Bolivia, la Croazia e la mia Inghilterra, hanno adottato importanti misure contro questa forma d’intrattenimento brutale. E a ragion veduta. Oggi sappiamo molte più cose sugli elefanti, sulle tigri e sugli altri animali di quante non ne sapessimo secoli fa, quando gli umani cominciarono a strapparli dai loro habitat per obbligarli a esibirsi in modo innaturale e penoso per il nostro divertimento.

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Venire a vivere a Roma per giocare nell’AS Roma è stata un’esperienza memorabile per me e la mia famiglia. Amiamo tutte le bellezze che questa magnifica città ha da offrire. Qui siamo felici. Tuttavia, quest’idillio è deturpato dalla vista degli animali del circo detenuti vicino a casa nostra. Vediamo sistematicamente due elefanti, alcune tigri e altri animali, e il loro stato di sofferenza è evidente. Come se non bastasse, c’è persino esposto un cartello con la richiesta di donazioni di cibo, in quanto pare che il circo abbia difficoltà a sfamarli.

Sappiamo che fare i salti mortali, andare in bicicletta o compiere giochi di equilibrio non è un comportamento tipico degli animali selvatici. E vengono costretti a farlo nel terrore costante di subire violenze, perché sanno che la loro disubbidienza sarà punita. Gli addestratori usano pungoli, fruste e altri strumenti atroci per sottometterli. La sofferenza degli animali usati negli spettacoli non è oggetto di congetture. Esiste una notevole quantità di resoconti scientifici, video girati sotto copertura, prove fotografiche e testimonianze dirette a conferma del loro maltrattamento. Nati in cattività o strappati dal loro ambiente naturale, gli animali che vengono forzati a esibirsi per il nostro intrattenimento, o usati per svolgere attività che sono contrarie alla loro natura, sono consapevoli che il luogo in cui si trovano e le azioni che devono compiere non gli appartengono.

Tutto ciò che dava un senso alla loro vita non esiste più. Gli viene negata la libertà di muoversi, di cercare un compagno o una compagna, di crescere i loro piccoli e di socializzare con i propri simili. Trascorrono ogni giorno della loro vita consumandosi nella sofferenza. Neanche le leggi più severe possono impedire la crudeltà derivante dal confinamento di grandi animali e dall’imposizione di viaggiare ed esibirsi. Per questa ragione, la FVE (Federazione dei Veterinari Europei) ha pubblicato un documento di sintesi, raccomandando che l’inserimento di animali selvatici sia vietato in tutti i circhi itineranti. Viviamo in un mondo che offre infinite opportunità di divertimento che non ledono il benessere degli animali. È ora che l’Italia si unisca al crescente numero di nazioni che vietano le esibizioni di animali. Già nel 2008, quando fu presentato un primo disegno di legge sulla questione, la senatrice Gabriella Giammanco dichiarò: «L’uso degli animali non è più tollerabile. È anacronistico e superfluo». E questo è vero ancora oggi. I legislatori devono rendere questa questione una priorità, perché fin quando i circhi con gli animali esisteranno, gli animali continueranno a soffrire. Vanno vietati subito.”

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