Liana Orfei, la discendente della piรน famosa famiglia di circensi, autrice del libro “Romanzo di vita vera. La regina del circo”ย (Baldini+Castoldi), ha conosciuto cinque Pontefici. ยซRoncalli aveva paura dei leoni e Wojtyla tratteneva il fiato per i funamboliยป come riportato da Famiglia Cristiana
ยซLa conosciamo, la conosciamoยป. Era la quinta volta che Liana Orfei veniva ricevuta in udienza da Giovanni Paolo II e il Pontefice interruppe con queste parole chi, da rigido protocollo, gliela stava presentando di nuovo. Non ce nโera bisogno: non solo perchรฉ Liana Orfei era giร stata lรฌ, ma perchรฉ la sua fama la precedeva. Circense e attrice in oltre 50 film, sceneggiati televisivi e spettacoli teatrali, sorella di Nando e Rinaldo, cugina di Moira, Liana Orfei ha compiuto 84 anni lo scorso 6 gennaio e non ha intenzione di lasciare il suo Teatro Tendastrisce a Roma, sebbene questo sia fermo da tre anni per mancata collaborazione con lโAmministrazione cittadina. ยซLa conosciamo, la conosciamoยป, potrebbe ripetere oggi qualche lettore. ร vero che questa signora dellโarte circense continua a non aver bisogno di presentazioni, ma leggendo la sua autobiografia Romanzo di vita vera. La regina del circo, recentemente uscita per Baldini+Castoldi, si scoprono molte vicende ed episodi inediti di unโesistenza rocambolesca e intensa, sempre girovaga. Figlia di Paride Orfei e di una milanese โ ยซuna fermaยป, come nellโambiente vengono definiti i non circensi โ, Liana รจ nata in carovana in una notte in cui dallโospedale non potevano arrivare medici a causa delle condizioni meteo. Quando lโunica levatrice di San Giovanni in Persiceto, svegliata dal padre disperato, la aiutรฒ a nascere non credette ai propri occhi: la piccola aveva la โcamicia della Madonnaโ, cioรจ il sacco amniotico integro che la avvolgeva, un evento raro interpretato come segno di buon auspicio. E alla Madonna non sono mancate occasioni per salvare la vita di quella bambina vivace e sfortunata.
IL TENDONE COME CATTEDRALE – La prima volta accadde che Liana aveva due anni, quando si infilรฒ nella gabbia di un pericoloso babbuino; e poi quando aveva quattro anni, e a causa di una polmonite curata male fu costretta a rimanere a letto per tre anni; piรน tardi quando ebbe un incidente automobilistico a Zagabria. ยซNellโambiente circense tutti credono in Dio, ma nel mio caso anche mia madre era molto religiosaยป, racconta Liana. ยซPer non parlare della nonna materna, che scherzando chiamavamo โla bigottaโ, perchรฉ aveva una fede molto legata alla forma, al contrario della gente di circo, che รจ di sostanza, schietta, e non ama le formalitร . Facendo una vita molto pericolosa, metterci nelle mani di Dio รจ sempre stata la nostra unica assicurazione sulla vita. Si vedrร sempre un trapezista farsi il segno della croce prima dellโesercizio piรน difficileยป. Tra i santi piรน invocati dai circensi cโรจ san Cristoforo, protettore dei viaggiatori; nel caso di Liana, anche santโAntonio di Padova, a cui la madre lโha affidata a quattro anni, quando rischiava di morire. ยซLa prima cosa che si faceva quando si arrivava con la carovana in una nuova cittร ยป, spiega Liana, ยซera andare dal parroco a chiedere se voleva celebrare la Messa di mezzogiorno in pistaยป. Il tendone faceva da temporanea cattedrale per tutti i sacramenti, a cominciare dal Battesimo, che tradizionalmente si svolgeva nella gabbia delle belve tenute a bada dal domatore. ยซLa cosa piรน difficile in quel caso era convincere il parroco: alcuni rifiutavano, altri accettavano ma quando si trovavano dentro si pentivano di averlo fatto, altri ancora erano coraggiosissimi e si divertivano. Tutti i miei nipoti sono stati battezzati nella gabbia con le belve. Con mia figlia Cristina invece non ci siamo permessi perchรฉ celebrava il cardinale Siri di Genova: nella gabbia cโerano solo fiori bianchi e nastriยป.
CON IL CIRCO IN VATICANO – A non dimostrare grande dimestichezza con le belve non erano solo i parroci ma anche papa Giovanni XXIII, che se ne vide avvicinare una dal domatore Orlando, zio di Liana: ยซMe lo ricorderรฒ sempre perchรฉ fu il primo Papa che incontrai, avevo diciotto anni e mezzo; mi ero appena sposata. Eravamo una cinquantina di circensi, ospitati in un grande salone in penombra delle stanze Vaticane. Il Papa seduto al centro. Lo zio Orlando gli porse un cucciolo di leone, e quando questo ruggรฌ il Papa buono si alzรฒ spaventato dicendo โTenetelo, teneteloโ. Noi lo rassicurammo. โHo giร da fare con il leone di San Marco, mi bastaโ, risposeยป. Le tappe romane del Circo Orfei erano spesso occasione per chiedere udienza in Vaticano. ยซA un certo punto cominciammo a presentare piccoli numeri: la prima volta, con Paolo VI, la mia nipotina Ambra, figlia di Nando, ne fece uno con le colombe biancheยป. Con il passaggio in sala Nervi e migliaia di fedeli ad assistere, queste occasioni diventarono piccoli spettacoli: ยซCon papa Giovanni Paolo II dovetti presentare due acrobati polacchi che per il Pontefice loro connazionale volevano a tutti i costi eseguire un numero alle pertiche senza cavo di sicurezza a dodici metri di altezza. Tremavo e sudavo freddo. Pregai Dio di darmi la forza e cercai con gli occhi il viso del Papa, che pure sembrava trattenere il respiro, ma quando finalmente lโesercizio finรฌ anche lui batteva le mani sollevato. Quando รจ stato proclamato santo ho pianto di gioia, credo sia stata la cosa piรน giusta: emanava una tale gioiaยป. Quella stessa gioia che papa Francesco, incontrando Liana e gli artisti circensi diverse volte nel corso del suo pontificato, ha esortato a portare nel mondo con i loro tendoni. Il segreto dellโarte circense, in fondo, sta tutto qui: diffondere questa gioia nomade anche tra noi โfermiโ, che abbiamo la strana abitudine di vivere in case senza ruote.
CHI ร – DAL CIRCO AL GRANDE CINEMA (E RITORNO) – Liana Orfei รจ nata 84 anni fa a San Giovanni in Persiceto (Bologna). Ha esordito da bambina nel circo dello zio Orlando Orfei e dalla fine degli anni Cinquanta ha iniziato la carriera di attrice cinematografica. Lanciata da Federico Fellini (con una piccola parte in La dolce vita), ha lavorato con i piรน grandi attori e registi dellโepoca: Orson Welles, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Totรฒ, Ugo Tognazzi, Mario Monicelli, Dino Risiโฆ Negli anni Settanta ha ideato il circo Kolossal (con numeri internazionali, coreografie dโautore e costumi spettacolari) e poi il Golden Circus e il Golden Circus Festival.
Di Nicola Baroni