Il Circo Busnelli ha riaperto i battenti. Si punta sugli acrobati

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David Busnelli, direttore del Circo Busnelli, spiega la situazione: “Noi e il teatro siamo forme di spettacolo vero, il nostro bello è essere imprevedibili.”

“Non siamo spariti, anzi, questa pandemia ci ha insegnato tanto, e abbiamo una grande fiducia nella ripresa.” Quello del Circo Busnelli, giunto in città ad inizio mese e in scena fino a domenica 17 ottobre, è una storia fatta di impegno, sforzi e sacrifici, ma anche di fiducia e ottimismo per il futuro. Un gruppo itinerante formato da ragazze e ragazzi venti-trentenni e le loro famiglie che, per questa stagione, hanno scelto un format di spettacolo che alla tradizionale comicità per i più piccoli affianca numeri d’acrobazia, d’equilibrismo e d’illusionismo della massima avanguardia. La compagnia formatasi sette anni fa, è composta interamente da artisti italiani e questo è il loro primo anno a Trento. Il tour li ha portati dapprima sulla costiera romagnola, poi nell’entroterra, in Veneto e ora in Trentino, mentre la prossime tappe da qui a marzo 2022 toccheranno anche la Toscana.

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“Indubbiamente è una stagione particolare – spiega il giovane titolare David Busnelli, classe ’85 – alla luce delle restrizioni abbiamo dovuto resettarci da cima a fondo: niente animali, maggior enfasi sulla performance tecnica, senza tralasciare il ruolo del clown e della comicità. Il nostro paese è un’eccellenza nella arti circensi.”

Ma cosa significa per un mondo all’insegna del movimento e dell’evoluzione continua affrontare un’emergenza sanitaria di questa portata? “Ricordo quel giorno come se fosse ieri – racconta Busnelli – Rovigo, 23 febbraio 2020. L’ultimo spettacolo prima di un anno e mezzo di stop. Siamo rimasti là per mesi e mesi, impossibilitati a spostarci. Fortunatamente abbiamo trovato ospitalità, con la città che si è stretta attorno a noi, come è successo un pò per i circensi di tutta Italia.”

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Tuttavia sono passati i primi sei mesi, le incertezze si sono fatte sempre più pesanti. “A un certo punto ci sembrava che fosse tutto finito – aggiunge Sandy Rossi, anche lei figlia d’arte – nonostante non ci fossero più spettacoli, un’atleta deve sempre tenersi in allenamento, certe performance non si recuperano come se non fosse successo nulla. Stare tutti insieme ad esercitarci ci ha aiutato a trovare un senso alle nostre giornate. Ma a un certo punto siamo andati incontro alla necessità di sopravvivere.”

Ed è così che il loro stile di vita è cambiato: c’è chi ha dato una mano nell’assistenza dei malati, chi ha lavorato nei trasporti, chi in ufficio, qualsiasi cosa pur di impegnare la mente. Senza mai trascurare gli allenamenti. Per la prima volta, abbiamo visto le cose dal punto di vista del pubblico – spiega Busnelli -la vita di un artista circense sempre in viaggio ed esposta alle intemperie, non è semplice: ma non è facile nemmeno la vostra! Pensiamo alle relazioni familiari: i nostri figli nascono e crescono con noi sotto il tendone del circo. Ma quando abbiamo iniziato a lavorare con i ritmi “di fuori”, il tempo che abbiamo passato con loro si è drasticamente ridotto. Per molti non è stato indolore.”

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Ma allo stesso tempo, quest’ esperienza è stata un grande arricchimento. “Abbiamo conosciuto meglio il pubblico, ci siamo immedesimati in loro. E anche loro hanno conosciuto meglio il circo, le persone di cui è composto. Sono amicizie e relazioni che resteranno anche in futuro.”

E’ per questo motivo, prosegue Rossi, che – al contrario di quel che si crede – il circo non è in decadenza o destinato a sparire tanto presto. “Di questi tempi, in cui viviamo circondati dalla tecnologia, cosa c’è di meglio che portare un bambino qui a passare un paio d’ore in compagnia? I nostri spettacoli sono ancora in grado di emozionare sia loro che gli adulti, che scoprono un’esibizione molto diversa rispetto ai loro ricordi d’infanzia.” E non solo: “E’ l’unico spettacolo, come il teatro, in cui non c’è finzione, non è mai uguale perché un artista può sempre sbagliare, non c’è un copione preimpostato. In tanti ci vedono come un divertimento del passato, ma io invece penso sia molto attuale. Da Parte nostra, continueremo il nostro lavoro con la passione l’emozione di vivere ancora una volta lo show assieme a tutti.”

Appuntamento dunque da oggi e fino al 17 ottobre al Circo Busnelli in Via Al Desert a Trento, per gli spettacoli alle 16, alle 17.30, alle 18.30 o alle 21. Per il programma dettagliato di ogni giorno si può consultare il sito www.busnellicirco.it, mentre i biglietti si possono acquistare online su Circusticket, Groupon o in loco.

Di Ilaria Puccini per l’Adige.it

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