Erika vola tenuta da una corda, sembra danzare leggiadra circondata dai seggiolini rossi vuoti dellโarena, quando cade dalle spalle di Alessandro, in piedi sul dorso del cavallo. Ha gli occhi proiettati verso un punto per evitare di perdere lโequilibrio, cerca un incrocio con gli occhi del pubblico assente, verso un viso sconosciuto che puรฒ sembrare familiare, verso qualcuno che da tempo non vede. Con una piroetta e qualche passo atterra senza problemi.
Lei, come tutto il Circo Lidia Togni รจ fermo da piรน di un anno a pochi passi dallโippodromo delle Capannelle di Roma. Gli spalti sono vuoti, gli applausi muti, il silenzio รจ coperto dai nitriti dei cavalli e dai rimbrotti del suo maestro. Alessandro la attende sopra il cavallo bianco, le porge di nuovo la mano e in corsa Erika salta sul dorso del destriero per un nuovo tentativo. Si tengono come due innamorati mentre lo stallone gira in una giostra immaginaria, Alessandro la mette sopra le proprie spalle, la solleva come fosse una piuma, il linguaggio del suo corpo le parla con delicatezza, la innalza sopra le sue spalle larghe, le porge la mano con dolcezza. Erika si proietta come un cigno nella giravolta del circo, ruotano insieme seguendo il cerchio al centro dellโarena. Poi dโimprovviso la concentrazione si spezza, il suo corpo cade nel vuoto, la corda di sicurezza la fa volare ancora una volta per un semigiro come una ballerina. Erika abbassa la testa, sa di aver commesso un altro errore, il maestro questa volta non le dice nulla, il silenzio รจ una comunicazione.
ร da piรน di un anno che gli acrobati ballerini si allenano sui cavalli per mantenersi in forma, per non perdere la memoria dei movimenti, per non perdere la simbiosi con gli animali. Il pubblico non cโรจ, la tensione viene sopraffatta dai 1200 seggiolini rossi vuoti, che attendono, si spera, di riscaldarsi con delle presenze. Dopo piรน di un anno di pandemia forse Erika avverte la mancanza di quella tensione, cโรจ dello smarrimento nella ripetizione dei movimenti divenuti routine, senza un applauso, senza un sorriso, senza lo sguardo felice di un bambino che la vede fluttuare nellโaria, lei che come tutto il circo porta un sogno, una magia eterea e senza tempo in giro per lโItalia e per lโEuropa.
Un disincanto superato dalla troppa tecnologia. ยซIl circo รจ stato uno dei primi divertimenti del mondo, al tempo erano gli artisti di piazza, i saltimbanca , i circensi, il circo vero e proprio, con la tenda, รจ nato successivamente. Sicuramente per portare i giovani a comprendere il nostro ambiente, la nostra arte, bisogna accompagnarli, oggi con tutta la conoscenza che cโรจ con internet, i telefonini โฆ la gente si perde in altri canali. Cโรจ bisogno di piรน informazione, oggi i giovani non seguono le tradizioni e le culture vanno molto a quello che dice la moda del momento, bisognerebbe portarli piรน vicini al nostro mondoยป, afferma Vinicio Canestrelli, direttore del Circo Lia Togni e nipote di Lidia Togni.
Come afferma Daniele Mercarelli sul Corriere, il circo ยซโฆ era vecchio quando eravamo noi a essere bambini, quarantโanni fa. ร unโidea di intrattenimento ottocentesco che oggi produce in molti, moltissimi, solo malinconia. Ma al proprio interno vivono discipline meravigliose che chiedono, pretendono, di resistere nel mondo contemporaneoยป. Chissร se Erika con la sua postura, quello sguardo dimesso e consenziente vuole esprimere proprio questo aspetto anacronistico del circo, oppure รจ solo lโinsofferenza di una ragazza di venti anni che ha dovuto subire come il resto dei suoi coetanei una reclusione forzata. Il suo body language รจ eloquente, forse insofferente nei confronti del coach, di un allenamento che reputa inutile in un momento come questo, eppure i suoi occhi trasmettono fuoco e passione, come se dovesse esplodere come donna e come artista da un momento allโaltro. Di certo lโinsofferenza รจ ancora piรน accentuata per chi รจ abituato a viaggiare, a rimanere al massimo una settimana in un luogo per poi ripartire, per un viaggio itinerante che dura tutta una vita.
Nervosismo
ยซSicuramente per i genitori รจ stato un poโ stressante, perchรฉ siamo abituati a muoverci e non stare mai nello stesso posto, vedere persone, negozi e strade nuove, questa รจ la vita del circo! Non siamo abituati ad avere gli stessi vicini per tanto tempo e questo ci ha portato sicuramente un poโ di nervosismo e stress. I bambini sono andati a scuola, hanno conosciuto meglio i loro compagni, non come sempre solo per una settimana in ogni cittร dove andavamo; adesso รจ un anno e mezzo che vanno nella stessa scuola, questo รจ molto bello, perรฒ anche loro hanno voglia di partire. Penso siamo stati bravi noi a non fargli capire la gravitร della situazione e a non fargli mancare niente, facendoli divertire e coinvolgendoli nel nostro mondo. Noi genitori siamo preoccupati per il futuro di questi ragazzi ma non glielo facciamo sentire. Cosรฌ ogni giorno un allenamento, scoprire cose nuove per farli sentire coinvolti nel futuro, per prepararli al futuro, non nei problemi, ma cercando di non fargli sentire qual รจ il rischioยป, spiega meglio Vinicio sulla situazione che stanno vivendo al Circo Lidia Togni.
Allenamenti
ยซLa nostra routine? Ci svegliamo al mattino e ci dedichiamo alla pulizia degli ambienti e degli animali, gli diamo da mangiare, poi ci alleniamo noi cercando di mantenere una qualitร artistica molto alta, per migliorare tutti i giorni e dare al nostro pubblico un esercizio nuovo ogni volta che ci vede. Poi cโรจ il materiale da mantenere, cโรจ lโufficio amministrativo che sta cercando di organizzare la tournรฉe per ripartire. Molti comuni ancora non ci autorizzano, dobbiamo fare un resoconto delle cittร che ci possono ospitare. Lโorganizzazione nel circo รจ immensa, cโรจ chi si sveglia al mattino con il pensiero degli animali e cโรจ anche chi deve pensare al cibo per le persone, siamo presenti tutto il giorno nella nostra area. Ora siamo in affitto in questo terreno vicino allโippodromo delle Capannelle e cercare di non far mancare niente nรฉ agli animali nรฉ alle persone non รจ facileยป. Davide, giocoliere di 17 anni, lancia dal centro dellโarena birilli che Erika deve prendere al volo mentre i cavalli continuano a girare, Alessandro la tiene forte dalle caviglie, qualche birillo cade a terra, ma lโallenamento continua senza intoppi.
Sono circa 40 persone e 30 animali, che, durante questi lunghi mesi, hanno dovuto badare a se stessi reciprocamente, gli altri 40 sono sparsi in Europa, poi sono da aggiungere tutti gli altri addetti ai lavori: dalla vendita dei biglietti alla loro stampa, dalle affissioni alla pubblicitร attraverso altri canali โฆ. Sรฌ, perchรฉ il circo รจ una famiglia allargata, che non conosce barriere e confini, dove si parla una sola lingua: lโamore e la passione per lo spettacolo, per la magia che il circo puรฒ regalare, per un sorriso sul volto dello spettatore. In fondo il circo non ha etร , e ci trasporta in un luogo e uno spazio della nostra mente che ci riporta tutti bambini, in un sogno eterno di Peter Pan.
ยซDa inizio pandemia lo stato italiano ci ha dato circa 10.000 euro, ma a chi li dai? Cosa mangi? Cosa bevi e tutto il resto come lโaffitto del terreno dove siamo che ci costa 4000 euro al mese? Solo gli animali ci costano 6000 euro al mese per mangiare, i soldi che ci ha dato lo stato in un mese si volatilizzano. Come fai a mantenere tutto questo?ยป, Vinicio alza gli occhi verso gli spalti vuoti mentre Erika ed Alessandro si esercitano nellโarena circolare di sabbia, i sedili rossi vacanti che hanno fatto da coreografia muta agli allenamenti costanti dei ballerini a cavallo, Vinicio forse li osserva sconsolato, il circo รจ un microcosmo di quello che รจ accaduto in Italia come nel resto del mondo. Non รจ colpa nostra, non รจ colpa di nessuno, se fosse colpa nostra allora ci prenderemmo le nostre responsabilitร , fallisci, ma in questo caso non dipende da noi, stiamo nelle regole allora devi darmi una mano, non mi dare il guadagno, ma almeno le spese essenziali per vivere e per mantenermiยป, continua sconsolato Vinicio.
Ci vogliono circa 5000 euro al giorno per mantenere il circo quando รจ attivo, con un incasso quotidiano di 10/15000 euro si puรฒ andare avanti, ma con una pandemia diventa impossibile sopravvivere. Cosรฌ sono stati i privati cittadini, le associazioni come Emergency, la chiesa di Don Bosco, i Vigili Urbani di Roma, la Coldiretti e tanti altri che li hanno aiutati durante questo periodo. Vinicio non puรฒ che spendere ottime parole per loro.
Ogni giorno ci vogliono 1000 kg di fieno per gli erbivori e 45 kg di carne per le tigri. Ma il fieno non รจ sufficiente come alimentazione, bisogna integrarlo con carote, mangimi vari, verdure e tutto il necessario per unโalimentazione completa per lโanimale. Se non fosse stato per le persone che hanno letto il cartello esposto fuori il recinto del circo che chiedeva aiuto, forse in questo momento si starebbe parlando di tragedia umana e zoologica.
ยซGli animali devono esercitarsi per mantenere la muscolatura e per ricordarsi i loro esercizi anche se sono superiori allโessere umano e si ricordano tutto perfettamente. ร importante renderli partecipe della nostra giornata e non lasciarli abbandonati nei loro recinti, devono essere coinvolti perchรฉ sono cresciuti cosรฌ e sono abituati da sempre a stare con noiยป, continua Canestrelli. Si lamenta della poca attenzione che le autoritร riservano al circo. Reclama spazi piรน ampi dove poter soggiornare durante la tournรฉe, spazi pubblici giร previsti dalla legge ma che purtroppo non vengono identificati per negligenza o per mancanza dโinteresse degli enti pubblici.
Allarme leoni
Vinicio coglie al balzo la notizia apparsa su molti quotidiani del rischio estinzione per i leoni in Africa. ยซGuardiamo in questi giorni in Tv che cโรจ un SOS leoni in Africa, e pensare che ce li vogliono portare via dal circo per mandarli in Africa, ma se lร non sanno come mantenerli, come possono pensare ai nostri? Credo che la cosa piรน giusta sia dare un aiuto a farli stare meglio qua, come fornire dei piazzali in Italia idonei alle strutture circensi, ad oggi sono troppo piccoli e ridotti, magari farci accedere a degli spazi piรน ampi in cui gli animali possano stare meglio, darci un aiuto per ampliare i nostri recinti e di quello che hanno bisogno โฆ ma non con delle norme supplementari stranissime, ma regole che in Italia esistono giร !ยป.
ร un argomento molto sensibile e di difficile trattazione. La parabola discendente del circo ha molto a che vedere con la campagna di sensibilizzazione sullo sfruttamento degli animali che da oltre 40 anni mette proprio il circo sulla graticola e in cattiva luce. ยซGli animalisti hanno fatto molta informazione, per noi sbagliata, -dice Vinicio-che gli animali al circo vengono maltrattati, e posso dire che non รจ cosรฌ, sicuramente esiste tale condizione, non tutte le famiglie sono perfette come non lo sono tanti circensi non bravi con i propri animali. Ma nelle famiglie importanti del circo questo non accade, รจ sbagliato fare di tutta unโerba un fascio, ma questo vale per tutti i settori e non solo nel circo. Gli animali sono la prioritร per la nostra famiglia, sono come i nostri figli, la nostra prioritร รจ far stare bene i nostri figli, tutelandoli in tutto per tuttoยป, tiene a precisare Vinicio. Effettivamente tutti gli animali presenti sembrano stare bene: i pachidermi sono posizionati al sole davanti allโentrata del circo e di tanto in tanto vengono bagnati, le tigri nei recinti sono in carne e la mamma allatta i cuccioli, i dromedari, i lama, i bufali watussi โฆ sembrano stare in forma.
Unโalternativa che il circo potrebbe proporre sarebbe creare dei percorsi fuori dal circuito classico di intrattenimento, in modo da far interagire i bambini o le persone con gli animali, cercando di allargare il discorso del circo in maniera diffusa. ยซร un discorso molto difficile da affrontare, perchรฉ la cattiva pubblicitร degli animalisti รจ entrata anche nelle scuole dove nei libri si afferma che andare al circo con la presenza degli animali รจ diseducativo. Cosรฌ non abbiamo piรน la presenza delle scolaresche, in questo modo non possiamo fare o creare percorsi alternativi che il circo e il luna park una volta proponevano insieme al divertimento, si portava anche una cultura e una conoscenza di un mondo che esulava dai propri confiniยป, risponde Vinicio.
Sulla prospettiva di attivare delle sinergie con i gruppi ambientalisti per migliorare questa prospettiva e lavorare insieme Vinicio non รจ tanto convinto: ยซMolto probabilmente ci sarร , ma purtroppo lo slogan dellโanimalista รจ: ยซMeglio morto che al circo!ยป, e questo รจ orribile. Facciamo tanto per tutelare gli animali e farli stare bene e questa frase la trovo assurda. ร vero che un giorno da leone รจ meglio di tanti altri da prigioniero come dicono loro, ma non รจ cosรฌ, i nostri animali hanno la libertร che hanno tutti gli altri animali come nel bioparco di Roma. Per quanto abbia cambiato nome rimane un giardino zoologico come tutti gli altri: gli animali sono fuori allโaperto come i nostri, hanno i loro ricoveri come i nostri. Perciรฒ non รจ vero perchรฉ si chiama bio o giardino zoologico o perchรฉ si chiama circo, da noi sรฌ, puoi dire che lโanimale si esibisce, ma fa dei movimenti molto naturali e semplici, non รจ che un elefante puรฒ fare dei salti mortali, fa degli esercizi che fa in natura, molto semplici e spontanei. Come fanno i cani nellโagility, come tanti animali che vengono addestrati per aiutare lโuomo: i cani che salvano le persone sulla neve o in acqua, lโanimale รจ partecipe, fa parte della vita dellโuomo, come รจ sempre stato e va rispettato molto di piรน di quello che si fa in certi casi. Personalmente sono contrario ai cani che vengono usati per lโantidroga, che per trovarla devono conoscerne il gusto quindi il cane viene drogatoยป, continua Canestrelli.
Le esercitazioni sono quasi al termine, ora รจ il turno di Alessandro che in piedi sul dorso del cavallo deve saltare attraverso un hulahoop sotto gli occhi di Erika e Davide. Continua imperterrito alcuni giri, senza dare segni di stanchezza. Poi tutto si chiude, le luci si spengono, gli spalti sono giร vuoti e il silenzio torna a riecheggiare allโinterno del circo. Alessandro indossa il cappello di paglia con il quale ci ha accolti allโingresso del tendone, osserva gli elefanti che ruzzolano sul fango, sembra divertito. Li osserva, ma forse guarda oltre, cercando la prossima tappa dove andrร il circo Lidia Togni, per un nuovo inizio, lo stesso che sperano lโItalia e il mondo intero.
Di Enzo Mattei per Il Manifesto