Putignano – Alexander Orfei e la Scuola di Circo “Il girotondo di sorrisi” organizzano uno stage formativo per promuovere l’arte e la disciplina circense tra i più giovani. Un’occasione unica per far vivere da vicino, e sotto lo chapiteau di un circo, l’atmosfera di questo fantastico mondo e, al tempo stesso, offrire un’opportunità di confronto e di espressione artistica.
Sì perché l’idea, nata dalla collaborazione di Alexander con Nicola Scoditti, direttore della Scuola di Circo, operativa sul territorio da 30 anni e con ben 60 allievi di ogni età, è quella di coniugare sport ed arte, mescolando esercizio fisico, creatività e sviluppo della tecnica.
“Il progetto nasce dall’idea di far incontrare i nostri allievi con artisti della loro età, già affermati nel campo artistico – spiega il referente della scuola con sede a Putignano, in provincia di Bari -. Non meno interessante, è confrontarsi con un giovane rappresentante della più gloriosa tradizione circense, come quella della famiglia Orfei, e conoscere da vicino i sacrifici e le difficoltà che questa vita artistica comporta”.
“Sono felice di questa collaborazione e di poter raccontare la mia esperienza, quella di un ragazzo, che, a quindici anni, è già un artista del circo – racconta Alexander -. Una bella iniziativa, entusiasmante, che va fuori dalla routine quotidiana che vede noi circensi alle prese con allenamenti e spettacoli. Un nuovo modo di presentare e far vivere il circo. Uno stage che vuole essere più un incontro per confrontarsi, per raccontare esperienze, obiettivi, sogni, per condividere emozioni, trasmettere ai quei giovani come me che frequentano la scuola di circo il vero valore di quest’arte, di far apprezzare e imparare a vivere un mondo così affascinante e anche molto impegnativo”.
Ecco che con iniziative come queste, il circo si presenta al pubblico in un’altra veste, quella di promotore di attività sociale e culturale. “Un circo e degli artisti – come sottolinea ancora Alexander – che vogliono farsi conoscere ancora di più, mettersi a disposizione della collettività per iniziative formative che, se indirizzate ai più giovani, assumono maggiore rilievo e danno sicuramente un valore aggiunto”.
DI DANIELE G.MASCIULLO – UFFICIO STAMPA ALEXANDER ORFEI