Nicolas Picard, Victor Sali, Aris Martini e poi Manfredi Orfei Nones. Quest’ultimo a soli 13 anni, figlio di Stefano e nipote della ‘regina’ Moira, ha dovuto mandare anche l’esotico e il risultato è stato più che eccellente. La freschezza e l’allegria di un adolescente ha contraddistinto la performance. Dopo anni ho rivisto le entrate dei clown Sali che hanno dimostrato di non essersi mai arrugginiti ed anzi di saper brillare anche di più. Il figlio 22enne di Gyula ed Elisa, inoltre, è cresciuto a dismisura con la giocoleria delle palline in bouncing. Evoluzioni nuove e controllo impeccabile degli attrezzi. In materia di giocoleria non è stato da meno Nicolas Picard capace di inginocchiarsi roteando tre clave a velocità supersonica. I numeri di animali del Rony Roller, oltre all’esotico, si basano sulla storica elefantessa della famiglia Orfei che chiude la performances con il passo della morte su tre ballerine distese a terra nonché sulla gabbia di Stefano Orfei Nones (leonesse e tigri). Ho ritrovato un artista diverso, sempre dotato di eccellenza presenza scenica, ma adesso più coinvolgente e capace di trasmettere adrenalina e di accendere il pubblico. Resta certamente il ‘Principe della gabbia‘ (non me ne vogliano gli altri addestratori) e uno dei pochi che riesce ad aizzare le leonesse in tanto teatrali quanto pericolosi assalti. Il numero é super rodato e scorre senza alcuna sbavatura e senza intoppi. Tutto scorre velocemente in un clima di grandissima intesa fra uomo e belve. Il finale dello show mostra ulteriormente questo volto diverso e migliore di Stefano, artista e uomo. Probabilmente lo avrà disegnato Brigitta Boccoli che, assieme al secondogenito Brando, era a bordo pista. Stefano e Manfredi salutano il pubblico e stanno per uscire ma il ragazzo sfugge dalla mano del padre e torna in pista per esultare e farsi applaudire ancora. Stefano lo raggiunge e lo riporta fuori una, due, tre volte. Poi, quando Manfredi sembra convinto, é Stefano che scappa di nuovo in pista. Dulcis in fundo il piccolo Brando che viene preso dal fratello e consegnato al padre che lo Issa su un braccio come un pregiatissimo trofeo. Un bel siparietto di allegria e di famiglia che fa trapelare una certezza. Manfredi Orfei, 13 anni e 1.85 di altezza, ama già il circo alla folla. Una passione innata e ovvia che cammina di pari passo con il suo amore verso il basket. Un cestista prestato al circo o un circense prestato al basket? Chissà, intanto papà Stefano e mamma Brigitta stravedono per lui, come é giusto che sia, mentre dall’alto i nonni Walter e Moira, attendono di sapere in quale disciplina circense eccellerà. Probabilmente tante, viste poliedricità e passione del tredicenne. (ARTICOLO DI PIETRO MESSANA)