Il Circo a L’Aquila. Vite, famiglie, storie, itineranza

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L’AQUILA – «La realtà del circo non è solo la manifestazione dello spettacolo: si tratta di persone, di famiglie, di storie che vivono – durante tutto l’anno – l’itineranza tra borghi e città». A raccontarlo è fra Giuseppe Rosati, sacerdote e frate minore cappuccino presso l’aquilano convento di Santa Chiara a Borgo Rivera. Egli ha trascorso ben quarant’anni della sua vita con queste persone, condividendone i percorsi e svolgendo il proprio ministero sacerdotale; tra sacramenti amministrati, Parola proclamata, catechesi svolte, esequie celebrate.

Al circo troviamo i vari animali, le attrazioni artistiche; ma – primieramente – una umanità, fatta di volti e di vissuti, anelante alla gioia e a una comunione sempre più larga.

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I bambini si divertono, le famiglie si rilassano; tutti godono del quotidiano lavoro della grande comunità circense. Eppure anche questo impegno – umano e lavorativo – sta enormemente risentendo della generale crisi societaria: la fatica a reperire nuovi lavoratori e a coinvolgere un vasto pubblico nelle tante serate di spettacolo.

Gli artisti esprimono, nei minuti a loro disposizione, i talenti acquisiti e perfezionati negli anni; le relazioni interpersonali crescono e si arricchiscono di nuove esperienze. Qualche giorno di sosta, e poi si riparte verso altri lidi, territori, incontri, proposte. Avverrà anche nella nostra Città in questo fine-settimana che si sta aprendo davanti a noi: gli ultimi spettacoli a L’Aquila ci attendono; numerosi!

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Di Fra Piero Sirianni per laquilablog del 25/05/2024

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