Gli operatori del luna park e del circo: «I sindaci ci vengano incontro»

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Il rappresentante regionale di Ausv, Riccardo Germinario: «Siamo fermi da ormai un anno e così non si può più andare avanti», ha dichiarato il portavoce degli operatori del luna park e del circo al sito L’Eco dello Jonio.

Gli operatori dello spettacolo viaggiante alzano la voce e chiedono aiuto. E lo fanno per bocca del loro massimo rappresentare regionale Riccardo Germinario coordinatore regionale Calabria dell’ Associazione Unav Spettacoli Viaggianti, assai operativa sul territorio calabrese, con tour di Luna Park e Circus, che toccano tutto l’anno, con i loro tour, l’intera Calabria.

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«Siamo fermi da ormai un anno, e così non si può più andare avanti». Da qui la loro protesta. Lo Spettacolo Viaggiante, in particolare le giostre itineranti, esistono da sempre, fanno parte del Ministero dei Beni e le attività Culturali e da sempre, gli è stata riconosciuta la Funzione Sociale- scrive Germinario-. Che prosegue. «In un momento dove si predica che mancano i valori, noi diamo modo di riattivare la vita di paesi e Città, di avere dei rapporti umani, cosa che ultimamente manca. Ma è importante ricordarsi che il nostro lavoro è gestito con Partite Iva e Micro Imprese, ed esiste da generazioni.
La gestione delle giostre, è una tradizione lavorativa delle nostre famiglie ed è stata portata avanti con amore, volontà, umiltà, ma soprattutto con tanta umanità, anche in questo momento di grande crisi economica».

Sono dodici mesi che non lavoriamo- denuncia ancora– eppure ci siamo adeguati alle linee guida molto stringenti, imposte da Governo e Regione, per svolgere il nostro lavoro, e per permettere al pubblico di poter usufruire delle giostre in totale sicurezza, dotandoci di piani anticovid redatti da professionisti.

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Germinario, ringrazia alcuni «sindaci meritevoli del loro ruolo, tra cui il primo cittadino di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù, per citarne uno, che nell’anno 2020, ci hanno concesso qualche sporadica apparizione, riconoscendo il nostro diritto al lavoro, ma al contempo, abbiamo trovato Amministrazioni locali che ci hanno negato il diritto di poter lavorare. Chiediamo alle Amministrazioni comunali- è la richiesta finale- ragionevolezza nei nostri confronti e non indifferenza, nel rispetto naturalmente, delle Linee Guida che ci sono state attribuite nella Conferenza Stato-Regioni. L’ alternativa sarebbe il fallimento di migliaia di ditte, e quindi un disastro economico con conseguenze non prevedibili».

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