11 agosto, grande caldo anche a Berna, e il Circo Knie inanella sold-out. Da alcuni decenni l’impresa circense è la prima, come fatturato, in Svizzera fra quelle che si occupano di spettacolo e intrattenimento. Un esempio per il resto del mondo, anche nella ricerca di costanti novità. L’ultima essere riusciti a ingaggiare i Pegasus, una band musicale affermatissima nei territori elevetici.
Le cose di alto livello hanno sempre dettagli di alto livello. Poltroncine comodissime, aria condizionata in tutto lo chapiteau, estrema cortesia del personale sia in sala che nell’area food. Poi tecnologie da sogno con piste grandi e piccole che vanno su e giù, che scompaiono, che danno vita a giochi d’acqua.
Uno show in cui eleganza e poesia la fanno da padroni assieme a performances di elevatissime difficoltà. L’apice poetico si raggiunge con il numero dei cavalli in libertà di Ivan Knie Pellegrini, padre acrobata italiano di fama e madre della nota famiglia svizzera circense. I meravigliosi quadrupedi bianchi vengono indirizzati e guidati da Ivan che offre il massimo esempio di addestramento in dolcezza.
Lo show ha di certo un altro mattatore, anche lui italiano. Mago Copperlin, al secolo Dustin Nicolò di, ha impreziosito lo spettacolo con diverse gemme di comicità travolgente. Quella figura di mago-comico che ottiene sempre consensi. Un po’ di italiano lo parla anche Holler Zavatta, pattinstore acrobatico cresciuto in Spagna ma rampollo di un’antichissima famiglia circense italiana. Con la “sua” Carmen e le loro tremende rotazioni hanno fatto urlare il pubblico.
Il tour del Circo Knie, come ogni anno, chiuderà i battenti passando dal Canton Ticino, a due passi dall’Italia. Uno show che chi ama il circo non può assolutamente perdere.
DI PIETRO MESSANA (Passione Circo)