Circo Sull’Acqua, Palermo – Non appena entri nelle strutture del complesso di Tayler Martini ti rendi subito conto che eleganza e comfort regnano sovrani: foyer ampio e dotato di tavoli e poltroncine, chapiteau curato e accogliente, riscaldamento, ottimo impianto luci e pulizia.
Poi i suggestivi ologrammi che aprono lo show e la narrazione del clown-attore Adriano Zambelli ti fanno immergere nel sogno come forse soltanto il circo, da secoli, riesce a fare. Anche una canzone dal vivo (Silvia Amighetti) che subito fa comprendere la qualità dello spettacolo appena cominciato.
Ma i numeri del circo sono anche difficoltà e devono far sbalordire il pubblico. E nello spettacolo del complesso installato al Forum di Palermo sono davvero tante le performance eccellenti sia come difficoltà-temerarietà che come coreografie.
Justin Monteiro Vassallo con quei muscoli e con quella elasticità può fare di tutto e lo dimostra anche il suo numero di verticalismo. Erik Niemen al filo teso é uno dei migliori specialisti e lo dimostrano le sue numerose scritture nei circhi di tutta Europa. Lo avevo incontrato e intervistato al Festival di Montecarlo del 2015 e anche lì, come adesso al Circo sull’Acqua, faceva il salto mortale sul filo con una facilità inaudita.
Eleganza assoluta, inoltre, nei numeri aerei di Sharyn Monni sia nel contorsionismo con la sfera che con le cinghie. Un’attrazione rara é quella di Warren Niemen con i lazos, uno spericolato personaggio da film Western.
Lo spettacolo riesce quindi a coniugare numerosi aspetti con l’aggiunta dei giochi d’acqua (i cui getti aumentano nei momenti topici delle attrazioni) e di luci. I palermitani stanno apprezzando e, giorno dopo giorno, affollano sempre più numerosi il confortevole chapiteau del circo di Tayler Martini.
DI PIETRO MESSANA